domenica, Maggio 05, 2024

Sindacati militari e di polizia

“Codice rosso” e riforma “Cartabia” – la formazione degli operatori non può essere rimandata.

Nuovo Sindacato Carabinieri - Segreteria Lazio

Dall’analisi delle segnalazioni che abbiamo ricevuto e dai confronti avuti con professionisti del settore e rappresentanti delle istituzioni nei vari convegni e incontri ai quali abbiamo partecipato, e che abbiamo promosso come Organizzazione Sindacale nel corso degli anni, sono emerse preoccupazioni rilevanti, specialmente riguardo alla grave carenza di formazione da parte dell’Amministrazione nei confronti di quei colleghi della Linea Territoriale, che si trovano quotidianamente a gestire numerose richieste di intervento da parte di donne vittime di gravi violenze domestiche.

Particolarmente critica è la situazione degli operatori di turno nelle Centrali Operative di tutta la regione, che si trovano a fronteggiare le difficoltà più evidenti legate alle modalità di gestione degli interventi. Le criticità più importanti  emergono prepotentemente soprattutto quando l’operatore si trova costretto a fare i conti con il limitato numero di pattuglie disponibili sul territorio.

Eccessiva esposizione giudiziaria e mediatica degli operatori

Questa condizione espone ogni singolo operatore a un rischio eccessivo, obbligandolo a confrontarsi inevitabilmente con la possibilità di una esposizione giudiziaria e mediatica, condizione condivisa con i colleghi delle Centrali Operative, delle Sezioni, dei Nuclei Radiomobile e delle Stazioni, riguardo le modalità di gestione e intervento a favore delle donne vittime di violenza” afferma Sabatino Mastronardi Segretario regionale Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri.

Gli obblighi normativi dell’ Amministrazione

La Legge del 19 luglio 2019, n. 69, sottolinea l’importanza e la necessità stringente di formazione degli operatori di polizia. Ricordiamo che, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore di questa legge, la formazione del personale avrebbe dovuto essere obbligatoria, e i contenuti dei corsi devono essere definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione, dell’Interno, della Giustizia e della Difesa.

“Per questo, in conformità a quanto stabilito dal legislatore, per garantire una reale tutela delle donne vittime di violenza domestica e assicurare una cornice di sicurezza per gli operatori delle Centrali Operative e il personale dei Nuclei Radiomobili e delle Stazioni. Chiediamo con decisione l’attivazione di corsi di formazione concreti”. “ Questi corsi dovrebbero essere condotti da psicologi, relatori e Responsabili dei Centri Antiviolenza presenti in ogni provincia, e permetterebbero di colmare le lacune in materia di violenze di genere” prosegue Mastronardi.

Le richieste di Nsc Lazio anche sulla “Riforma Cartabia”

Per le stesse ragioni chiediamo, nel contempo, un intervento urgente per la formazione dei militari anche sulla “Riforma Cartabia”. Purtroppo i responsabili dei Comandi Stazione e Radiomobile sono costretti ad affrontare autonomamente i cambiamenti procedurali relativi alle modalità di esecuzione di atti delicati di Polizia Giudiziaria tramite la piattaforma Google, a causa della mancanza di formazione ufficiale.

L’importanza di promuovere un clima organizzativo che valorizzi l’autonomia, il benessere, la crescita professionale e la formazione continua

Sottolineiamo l’importanza di un intervento da parte dell’Amministrazione che a nostro parere solo  promuovendo un clima organizzativo che valorizzi l’autonomia, il benessere, la crescita professionale e la formazione continua del personale, potrà garantire che TUTTI i militari ricevano una preparazione tecnico-professionale adeguata, al fine di evitare interventi errati e, di conseguenza, esporre mediaticamente e rendere i colleghi e le colleghe soggetti a eventuali procedimenti penali.

Disponibilità al confronto con l’amministrazione per proporre soluzioni alla problematica

Ribadiamo la nostra disponibilità a partecipare ad un confronto con l’Amministrazione su questo tema, al fine di proporre soluzioni a una problematica di grande rilevanza per i Carabinieri e che incide pesantemente sulle loro condizioni di benessere.

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