Nicola Calipari, il coraggioso agente dei servizi segreti italiani che ha dato la vita per proteggere la giornalista Giuliana Sgrena.
La sera del 4 marzo 2005, l’Italia perse uno dei suoi più valorosi servitori, l’agente dei servizi segreti Nicola Calipari. Lui e la sua squadra stavano conducendo una delicata operazione per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, appena liberata dai rapitori. Purtroppo, la loro auto fu attaccata da soldati americani al rientro dalla missione, sulla Route Irish, a Baghdad. Calipari, protesosi coraggiosamente per salvare la vita di Sgrena, fu ucciso da una pallottola alla testa. La tragedia ebbe un impatto enorme sull’Italia e suscitò molta attenzione internazionale.
Da allora, sono emerse due versioni dell’incidente. Secondo la ricostruzione italiana, Sgrena e l’autista hanno riferito che l’auto venne attaccata senza alcun preavviso da soldati americani. D’altra parte, il governo americano ha sostenuto che l’auto stava viaggiando a una velocità elevata e che i soldati avevano seguito la procedura standard di identificazione.
Nonostante le divergenze tra le versioni, una cosa è certa: la morte di Nicola Calipari è stata una grande perdita per l’Italia e per il mondo intero. Calipari era un uomo di grande integrità, un patriota devoto e un professionista altamente competente. La sua morte ha sconvolto non solo la sua famiglia e i suoi amici, ma l’intero paese.
Il 24 luglio del 2008, una sentenza della Corte di Cassazione italiana confermerà tuttavia la “non giudicabilità” del soldato americano coinvolto nella vicenda. Nonostante le mille polemiche, la morte di Calipari resterà senza un colpevole.
Il governo e il popolo italiano hanno espresso la loro solidarietà alla sua famiglia e hanno mantenuto vivo il suo ricordo. La morte di Nicola Calipari è stata un tragico incidente, ma il suo sacrificio ha dimostrato il suo coraggio e la sua dedizione alla sua patria. Certamente l’Italia continuerà ad onorare la sua memoria.
E chissà che poi non capita che ad uccidermi sia per caso la pallottola amica di un marine
Samuele Bersani, L’aldiquà
Approfondimenti:
– Sentenza n. 31171 del 19 giugno – 24 luglio 2008;
– Nicola Calipari ucciso dal “fuoco amico”.
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