Rinnovo del contratto difesa, sicurezza e soccorso pubblico: Terzo incontro con le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale del Comparto.
E’ iniziato ieri il terzo turno di incontri presso il Ministero della Funzione Pubblica, per il rinnovo del Contratto delle forze armate e di polizia. Le organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico sono state convocate ancora una volta per discutere le condizioni di lavoro e le risorse disponibili.
Dall’incontro di ieri è emerso che le forze di polizia ad ordinamento militare non firmeranno il contratto fino a quando non verranno stanziati altri fondi. Oggi toccherà alle forze di polizia ad ordinamento civile.
Il “Cammino del Contratto” 2022-2024
- Prima convocazione, apertura del tavolo: 24 aprile 2024;
- Secondo incontro: 08 maggio 2024;
- Terzo incontro:
- 3 luglio 2024 alle ore 10:30, Forze di Polizia ad ordinamento militare;
- 3 luglio 2024 alle ore 15:30, Forze Armate;
- 4 luglio 2024 alle ore 10:30, Forze di Polizia ad ordinamento civile.
Il contratto riguarda:
- il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato e Corpo di Polizia Penitenziaria);
- il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e Corpo della Guardia di Finanza);
- il personale non dirigente delle Forze armate (Esercito Italiano, Marina Militare e Aeronautica Militare);
- il personale non dirigente dei Vigili del Fuoco.
Quali sono le principali richieste dei sindacati?
Innanzitutto maggiori risorse. L’Italia, si sa, detiene in europa un triste primato, è infatti l’unico paese in cui i redditi e il potere d’acquisto non sono aumentati negli ultimi vent’anni. Se consideriamo poi anche gli ultimi tre anni di inflazione a doppia cifra, si capisce il disappunto delle associazioni, che vorrebbero discutere principalmente dei seguenti punti:
- agibilità sindacale;
- previdenza dedicata;
- revisione delle indennità operative;
- norme specifiche a favore della genitorialità;
- introduzione della settimana lavorativa corta;
- abrogazione del CFI/CFG con il conseguente pagamento delle ore di straordinario;
- misure specifiche a tutela del personale colpito da mobbing, stalking, molestie e reati sessuali.
Problema straordinari e carenza di organico
Sicuramente tra i più sentiti, il problema degli straordinari e la carenza di organico dovuta ai pensionamenti in atto e futuri.
Rivalutazione del trattamento principale e delle indennità accessorie
Ogni rinnovo contrattuale porta con sé il problema della rivalutazione non solo del trattamento principale, ma anche delle indennità accessorie legate ai servizi esterni, alle turnazioni, alla reperibilità, ai servizi di ordine pubblico e alle missioni.
Inoltre, è indiscutibile la necessità di operare scelte importanti riguardo alla remunerazione del salario accessorio, che rappresenta una leva importante per l’aumento della funzionalità e dell’efficacia operativa.
Al momento però l’unica strada percorribile, viste le esigue risorse, sembra quella di concentrare la maggior parte dei fondi sul trattamento principale, lasciando così poco spazio a tutto il resto.
Aggiornamento del quadro normativo
Si avverte l’esigenza di un aggiornamento complessivo del quadro normativo, anche in relazione alle novità introdotte da alcuni provvedimenti legislativi che hanno ampliato i diritti del personale in ambiti costituzionalmente tutelati.
Previdenza dedicata e rappresentatività sindacale
Un argomento troppo a lungo procrastinato. Le associazioni sperano di trovare una soluzione adeguata in relazione alla previdenza dedicata del personale in divisa in attesa dal 1995. Nell’aria anche questioni riguardanti le regole che disciplinano le relazioni sindacali e le modalità con cui si definisce la rappresentatività delle singole organizzazioni.
Conclusioni
Per il momento le trattative si sono arenate e la richiesta è un incontro urgente con il Governo Meloni.
Per altri articoli come questo visita la nostra sezione TRATTAMENTO ECONOMICO
