Un piano a sostegno della genitorialità

di Luana Schepis06

Un piano a sostegno della genitorialità, potenziamento delle strutture socio–educative a sostegno delle famiglie dei militari dell’Esercito.

La famiglia è il centro naturale della vita umana e della società, valore inestimabile anche per colui che ha deciso di sposare la divisa e i doveri morali e istituzionali che sono la prerogativa per svolgere questo lavoro.

Non va sottaciuto che lo status di militare è caratterizzato dal principio della specificità, condizione che impone obbedienza, dedizione, patriottismo e sacrificio che si ripercuote inevitabilmente sul bene più prezioso: il nucleo familiare.

Il militare, sia uomo o donna, è un coniuge, è un genitore che vive le difficoltà in una società che richiede presenza, partecipazione e organizzazione per garantire l’equilibrio e il benessere familiare: una famiglia serena sarà il riflesso di un professionista produttivo, motivato, serafico.

Sullo sfondo di questa coreografica realtà si concentra l’impegno dello Stato Maggiore Esercito volto a tutelare e garantire forme di benessere al personale in servizio, attraverso il costante lavoro del V Reparto Affari Generali.

Quest’ultimo, da sempre attento alle politiche sociali e alle richieste degli uomini in divisa, ha illustrato attraverso una circolare, il piano nazionale per creare e ampliare le strutture socio – educative nell’Esercito su tutto il territorio nazionale, a sostegno della genitorialità. La nascita di asili nidi, centri ricreativi e poli socio-educativi, all’ interno delle installazioni militari, darà risposta alle esigenze familiari dei militari che potranno così conciliare lavoro e famiglia, migliorando la qualità della vita derivata dagli spostamenti, affidando la prole a strutture che avranno l’obiettivo di offrire ai bambini un ambiente idoneo, utile a favorire lo sviluppo globale e armonico della loro personalità. Il programma di potenziamento nasce dalla volontà di offrire un aiuto concreto a fronte di una realtà che troppo spesso vede famiglie incontrare difficoltà ad accedere a istituti scolastici pubblici, dovendo così optare per strutture private, con rette onerose.

Questo progetto lungimirante ed ambizioso ha bisogno di continuità per essere completato, unitamente ad un impegno politico che sappia destinare risorse adeguate tese a valorizzare il walfare della Forza Armata. Solo attraverso questo connubio la volontà può trasformarsi in certezza.



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